Il 22 ottobre 1965 ha avuto inizio la nostra storia, quella del 22° Corso Allievi Ufficiali dell’Esercito italiano. Le motivazioni che ci hanno condotto in Accademia sono state le più disparate per ognuno di noi e, sicuramente, una diversa dall’altra, qualunque fosse la cultura della nostra provenienza, qualunque fossero i nostri precedenti scolastici e lavorativi.Tutti ci siamo impegnati per due lunghi anni con un solo scopo, diventare Ufficiali per servire la nostra Italia, la nostra Repubblica, le Sue Istituzioni, la nostra PATRIA. Il primo giorno in Accademia non so quanto sia durato. Ricordo solo di aver corso da un magazzino all’altro, di aver ritirato divise, mutande e mutandoni, calze, calzettoni, scarpe e scarponi, materassi, lenzuola, sinossi, libri, berretti e mille altre cose. Ricordo di non aver mai capito dove mi trovavo all’interno dell’Accademia, ogni tanto riconoscevo un porticato attraversato pochi minuti prima, o una scalinata percorsa di corsa, sì perché si correva sempre e continuamente. Non ricordo di aver pranzato, eppure sono sicuro che ho mangiato, non ricordo di aver cenato, eppure sono certo che non ho saltato la cena, non ricordo nulla, o quasi, ricordo solo di essermi trovato in un letto color avorio, in una grande camerata con luci notturne blue accese, con i bisbiglii dei nuovi colleghi e poi il silenzio. Si proprio le note del silenzio con il suo suono riposante; avvolto in quelle ruvide ma rassicuranti lenzuola…mi sono reso conto che era passato un giorno, si, solo un giorno e mi sembrava un’eternità; ricordo un pensiero: “non so se reggerò questo ritmo, questa vita, questo continuo correre, questo…” devo essermi assopito forse per la stanchezza, riprendendomi però poco più tardi, avevo gli occhi umidi, forse avevo pianto, anzi sono certo, ho pianto credo per la rabbia di aver dubitato sulla possibilità di superare le prove che la vita, quella nuova vita, mi avrebbe riservato. Intanto risuonavano le ultime note del mio primo silenzio. Nel susseguirsi dei giorni, nuove esperienze, strane sensazioni…e fra le prime e piacevoli …essere parte di un plotone, il TUO plotone, inquadrato in una compagnia, la TUA compagnia… essere un Allievo dell’Accademia militare di Modena…di seguito i tuoi vecchi Comandanti, i colleghi, il corpo insegnanti, …