99 Regole d'oro del Trader online

21 delle 99 regole del Trader online

  1. Consiglio di Paul Samuelson, Nobel per l’economia. “Scommetto direttamente in Borsa solo il denaro che sono disposto a perdere”.
  2. Non ascoltare gli analisti, fanno solo quello che possono.
  3. Non ascoltare le banche, loro devono guadagnare coi tuoi soldi.
  4. Non ascoltare i “familiari”, a loro dispiace vendere in perdita.
  5. Non influenzare un amico od un collega con le tue scelte, cerchi solo complicità ad una tua insicurezza.
  6. Concentrati “su pochi” titoli ma che conosci a fondo.
  7. Se vuoi investire all’estero, devi conoscere ancora meglio le società, le loro prospettive.
  8. È preferibile pertanto, “ginnasticarsi” prima con il nostro mercato.
  9. Fai attenzione alle fasi di apertura e chiusura delle Borse, sono le più “volatili[1]“.
  10. Quando perdi il 5% ...vendi.
  11. Vendi senza rimpianti quando la perdita è ancora recuperabile (vds. punto precedente).
  12. Vendi e pentiti subito dopo aver venduto.
  13. Se hai 10 mila Euro e arrivi a perdere il 50%, per riavere i tuoi soldi devi guadagnare il 100%... è matematico.
  14. Titolo “basso”titolo da comprare. Bisogna solo intendersi sul “basso“.
  15. Se l’apertura è alta, aspetta a comprare, se hai fortuna non comprerai mai.
  16. Se hai comprato alto, vendi subito o tieni il titolo per i prossimi “enne” anni.
  17. Comperare e vendere in giornata. Ricomprare e rivendere in giornata...almeno le Banche guadagnano le commissioni e possono tenere alti gli interessi che ti fanno guadagnare sui depositi non investiti. Perché investire?
  18. Se compri col trend[2] rialzista, attento, potrebbe essere un rimbalzo[3], stai pronto a vendere.
  19. Se un imprenditore dice di non vendere, pensaci, probabilmente ci sono validi motivi per vendere;
  20. Quando tutti dicono di tenere, è il momento di vendere, c’è alto rischio di panico;
  21. Non dare ascolto ai miei consigli, in borsa ho solo perso…finora.

Note

  1. Volatilità:calcolata come deviazione standard a tre mesi delle variazioni giornaliere delle quotazioni e poi espressa su base annua, riassume il livello di rischio di breve termine insito nell’investimento; una variabilità maggiore dei corsi, anche in considerazione di un confronto all’interno del settore o dell’intero listino,viene associata a connotazione speculativa più elevata, con opportunità di guadagno o rischi di perdita via via crescenti.
  2. Trend: indica la direzione (rialzista o ribassista) seguita dal mercato nell’intervallo di tempo considerato.
  3. Rimbalzo: breve movimento rialzista del titolo, solitamente provocato dalla tenuta di una supporto.